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Le strade dell'acqua.

Se ci si avvicina oggi al termine “contaminazione” ci si scontra spesso con la sua accezione negativa che delinea,ahimè troppo spesso, un qualcosa di sporco, di superfluo, di pericoloso che deturpa ciò che è inizialmente puro. Può essere vero per il verde, per un’area da bonificare, per la chimica, per il laboratorio di Walter White, per i parassiti, ma forse non per le idee.

La forza, l’energia, la dinamicità che risiede dietro uno scambio di esperienze, di conoscenze ma soprattutto delle idee, lo aveva già intuito nel secolo scorso George Bernard Shaw per il quale era vero il fatto che: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”. Ecco la ricchezza aritmetica della contaminazione.

Una semplice scoperta o un dolce invito a pensare che oggi si rivela a noi la vera ricchezza della società dell’informazione e di una socialità 2.0, rappresentata dal fatto che si possono incontrare e far entrare in connessione persone, modi di pensare, prospettive e conoscenze diverse, dalle quali, dal loro incontro, può nascere una nuova entità, più forte, più bella.
Lo insegna la vita , ogni volta che nasce un figlio,che un maestro insegna, lo suggerisce la musica, ogni volta che i suoni si mescolano a creare una melodia.

“…L’acqua è la forza che ti tempra, nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi: noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo, come un’equorea creatura che la salsedine non intacca ma torna al lito più pura.

Nell’acqua la vita è contaminazione, incontro e sinergia di movimenti, vita, esperienze. Pesci, piante, il moto delle onde,particelle che si incontrano, ognuna con un proprio moto,una direzione, una propria identità, un suono che si propaga, che si mescola, che si contamina, si incrociano destini, si rinforzano in simbiosi, e poi inizia a nascere qualcosa che ci piace definire ecosistema.

Tante piccole realtà. Guardarle insieme in un’ istante ecco l’armonia.

Ludovico Einaudi parafrasa questo concetto in musica. Ogni singolo suono può essere isolato, ma riesce a trovare la propria dimensione reale solo quando è unito agli altri e si riscopre nel rapporto armonico con essi. Lui lo chiama Waterways ma forse, per una volta senza nulla togliere al suono anglofono, riesce meglio il termine italiano le strade dell’acqua.

Le idee e la conoscenza oggi più che mai corrono veloci, in nuovi spazi ed attraverso tante strade e si propagano e si mescolano come l’acqua, con la fluidità che appartiene a ciò che è liquido, rapide nel superare confini, ma legate assieme abbastanza da mantenere una forma. Per vivere devono incontrarsi, per sopravvivere devono cooperare assieme.

Nascono nuovi spazi del sapere, conoscenze appartenenti a diverse realtà si rinnovano e si ripropongono in settori differenti, nascono nuove idee da esperienze condivise,dal fare, dallo sperimentare assieme. Wikipedia, i forum, le community, i talent garden, il coworking, gli hackaton sono un semplice esempio. Incontrasi, scambiarsi idee, leggersi, confrontarsi è quindi, oggi più che mai, una necessità, è una sfida da vincere per riprendersi il futuro. Guardarsi assieme è armonia, scoprirsi e contaminarsi è, invece, la nascita di un nuovo ecosistema.

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